Valutazione di Incidenza (VI)

Sta all’interno della Direttiva Habitat, che prevede l’individuazione di aree di interesse comunitario (SIC e ZPS→ Direttiva Uccelli), che devono essere incluse nella Rete Natura 2000. I SIC sono stati individuati sulla base della presenza di specie per le quali fosse necessaria la protezione. La VI rispetto alla VIA e VAS, non contiene la parola “ambiente” perché il processo di valutazione all’interno della VI sta nel fatto che il bene tutelato non è l’ambiente nella sua complessità, ma al valore che si vuole tutelare. Io non guardo tutto l’ambiente, ma l’incidenza di quell’opera sulla specie che voglio tutelare.
Se si tratta di un’opera che deve essere sottoposta a VIA, la VI viene assorbita da quest’ultima e sarà un capitolo del SIA. Visto che la VI si applica anche a programmi e piani, può essere assorbita dalla VAS. Questo non avviene per quanto riguarda il rapporto tra VIA e AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale). L’AIA riguarda l’esercizio di impianti, il cui esercizio deve essere rivisto con un periodo di rivisitazione di 5 anni per verificare se può esserci una soluzione per migliorare gli impatti. Quando però questo procedimento corrisponde ad una VIA, “prevale” la VIA, però a differenza della VI rimane la competenza separata. Ci sarà l’autorità competente per l’AIA che manda il rapporto alla commissione per la VIA, che lo assumerà al suo interno.
L’esito della VI può essere “SI”, “NO” o un “SI condizionato”. In caso di conflitto tra due categorie di interesse, il provvedimento può essere “SI” solo se sussistono interessi prevalentemente pubblici. Nel momento in cui lo motivo devo dire quali sono le misure di compensazione dell’impatto.
Nel caso le specie o gli habitat siano definiti prioritari, si può autorizzare solo per specifici interessi: salute umana, sicurezza, tutela dell’ambiente nel suo complesso. Nel caso non ci siano questi interessi si chiede l’autorizzazione alla Commissione europea.