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L'avvento del Romanticismo

Il Romanticismo, con il Rinascimento, è la più grande rivoluzione del pensiero e del gusto moderno. Tutti i paesi d'Europa l'hanno conosciuto, anche se con intensità e tempi variabili: più antico e duraturo in Germania e in Inghilterra, si stabilisce in Italia nel 1816 e in Francia nel 1820.

In esso è possibile individuare i tratti di un solo movimento: il sogno della lontananza, il rifiuto della imitatio, il primato di immaginazione e sensibilità, la malinconia, l'auscultazione della natura, l'aspirazione alla libertà, l'esplorazione dell'io. Il romanticismo è cultura dell'entusiasmo e dell'infinito.

Il sentimento del sublime rivela una caratteristica del pensiero romantico: l'individuo conosce il mondo per reazione ad esso, cioè soggettivamente. D'altra parte, il romanticismo è a un tempo cultura dell'uno e dei molti, della democrazia. Leopardi ne è l'incarnazione: acuto osservare della società (Discorso sopra lo stato presente del costume degli italiani) e storiografo dell'io.

Tratto da LETTERATURA COMPARATA di Domenico Valenza
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