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Biografia di Primo Levi

Primo Levi nasce a Torino nel 1919 da una famiglia borghese di origine ebraica. Ultimati gli studi classici, si laurea in Chimica nel 1941, ed è poi costretto a causa delle leggi razziali, imposte dal regime fascista nel 1938, a svolgere lavori semiclandestini. Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, entra in una formazione partigiana, ma già il 13 dicembre viene arrestato.

Inviato dapprima nel campo di concentramento di Fossoli, vicino a Modena, viene deportato ad Auschwitz all'inizio del 1944. Liberato dalle truppe dell'Armata Rossa nel gennaio 1945, rientra in Italia in ottobre dopo un lungo viaggio. Ritornato, decide di rievocare la sua esperienza in Se questo è un uomo, 1947. Ma il pubblico italiano non è ancora pronto a riflettere su questa testimonianza, e solo la seconda edizione (edita da Einaudi nel 1958) troverà larghi riscontri.

Dopo La Tregua (1963), Levi pubblica raccolte di racconti dedicate al mestiere di chimico e a ricordi autobiografici. Nel 1982 va in stampa Se non ora, quando?, unico romanzo di Levi: seguono un libro di poesia (Ad ora incerta, 1984) e alcuni volumi di saggistica, mentre è del 1986 I sommersi e i salvati. L'anno successivo, forse per una crisi depressiva, Levi si suicida a Torino.

Tratto da LETTERATURA ITALIANA MODERNA E CONTEMPORANEA di Domenico Valenza
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