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Il quarto periodo di Benito Perroz Galdòs

Il quarto periodo di Benito Perroz  Galdòs


L’ultimo grande romanzo di Galdòs è Misericordia, del 1897. Storia della folle, paradossale generosità di Benina, la domestica, che si dà ad elemosinare per mantenere la scriteriata famiglia della padrona. Assieme a Tristana, è l’opera dove Galdòs riesce a raggiungere una sana economia descrittiva, che condensi efficacemente il ritmo della narrazione, senza le prolissità descrittive che spesso lo hanno caratterizzato, spie della sua esigenza di comporre un inventario esauriente del mondo.
La coscienza della crisi si intensifica e Galdòs riprende la composizione degli Episodios Nacionales, la terza serie. La terza serie narra in terza persona gli avvenimenti dal 1834 al 1841, e l’autore, forte di una maggiore conoscenza della società spagnola e di una maggiore capacità di cogliere il nesso tra carattere e avvenimento, fondamentale nel romanzo storico, crea sicuramente la più complessa raccolta della sua carriere, ove è tra l’altro fortissima la comprensione delle contraddizioni della politica liberale dell’epoca.
La quarta serie narra gli avvenimenti tra il 1847 e il 1868, caratterizzata dalla ricomparsa del “popolo”, non più come mito unitario ma come massa di oppressi, quella massa per cui Galdos è ora più che mai disposto a lottare, pur conservando la sua immagine di intellettuale illuminato ma distante: il proletariato, come forza sociale autonomamente organizzata, rimarrà sempre per lui inesistente.
La quinta serie narra gli avvenimenti dal 1868 al 1874, dove si rappresenta ormai un cupo mondo deformato, abitato da fantasmi più che da personaggi. Galdòs cade in un cupo pessimismo, deluso dal fallimento della classe dirigente della borghesia liberale in cui tanto credeva. Nel 1897 scrive El abuelo, che ha ormai la forma di un dramma, con dialogo e didascalie, confermando la sua tendenza a cambiare genere espressivo in direzione del teatro, visto come strumento di condensazione e oggettivazione assoluta, la stessa che non riusciva più a dare ai suoi romanzi. Sarà con Galdòs che comincerà il teatro moderno spagnolo.



Tratto da LETTERATURA SPAGNOLA di Gherardo Fabretti
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