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Caratteristiche generali dell’appello nel rito del lavoro


Il procedimento è improntato alle stesse caratteristiche del giudizio di primo grado e non può non tenere conto delle preclusioni verificatesi in tale grado di giudizio così come del potere del giudice di disporre “in qualsiasi momento” l’ammissione d’ufficio dei mezzi di prova.
Le caratteristiche essenziali dell’appello del rito speciale possono essere così riassunte:
- giudice competente è la Corte d’appello nel cui distretto ha sede il tribunale che ha emanato la sentenza impugnata;
- la fase introduttiva del giudizio è disciplinata sulla falsariga della corrispondente fase preparatoria del giudizio di primo grado;
- l’appello conserva le sue caratteristiche di mezzo di impugnazione a motivi illimitati destinato normalmente a concludersi con una decisione di merito sostitutiva di quella impugnata, con possibilità di riproposizione delle domande ed eccezioni non accolte nella sentenza di primo grado, ma la disciplina dei cosiddetti nova in appello è molto limitata: oltre alle nuove domande sono inammissibili anche le nuove eccezioni, e nuove prove sono ammesse in limiti molto ristretti, ove “indispensabili”;
- la trattazione, istruzione e decisione è integralmente collegiale: fulcro del giudizio è l’udienza di discussione nella quale, udita la relazione orale del giudice incaricato e la discussione dei difensori delle parti, il collegio pronuncia sentenza dando lettura immediata del dispositivo nella stessa udienza, a meno che la decisione non sia possibile in quanto sia ammessa l’assunzione di nuove prove.

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