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Le controversie sindacali e collettive

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Al problema relativo al se siano soggette o no al rito speciale del lavoro le controversie in cui il sindacato, senza servirsi del procedimento speciale ex art. 28 l. 300/70, è legittimato ad agire in giudizio contro il datore di lavoro a tutela di un diritto suo proprio di sindacato/istituzione ovvero in ipotesi di violazione delle clausole obbligatorie del contratto collettivo, non è possibile dare una soluzione in chiave di interpretazione esegetica o di logica formale, essendo pacifico che la rubrica dell’art. 409 c.p.c. si riferisce alle “controversie individuali di lavoro” e non anche alle controversie in cui è dedotto in giudizio un diritto del sindacato in quanto tale; è altrettanto pacifico però che la l. 847/77 ha esteso il rito del lavoro a controversie che possono avere ad oggetto anche diritti del sindacato in quanto tale: talché sembra quantomeno ragionevole dedurne che la lacuna lasciata aperta dal legislatore possa e debba essere colmata agevolmente nel senso dell’applicazione del rito speciale anche alle controversie di cui sinora si è discusso.

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