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Decimo Giunio Giovenale : biografia


Poche le notizie sulla sua vita, ricavabili da alcuni spunti autobiografici e da alcuni epigrammi dell’amico Marziale. Nacque in una famiglia benestante nel Lazio Meridionale, ad Aquino, ed esercitò senza successo la professione di avvocato.
Come l’amico Marziale non incarnava il ruolo dell’intellettuale di successo e visse all’ombra dei potenti nella condizione di cliente. La sua opera è una raccolta di 16 satire suddivise in 5 libri.
La I ha carattere premiale: Giovenale polemizza contro la moda e contro il decadimento morale di Roma che lo ha spinto a farsi poeta satirico (difficile est saturam non scribere); solo per non attirarsi odi polemizzerà solo contro le generazioni passate ma rimane sottinteso che la sua critica è anche al presente.
La VI è la più lunga ed è una feroce invettiva contro le donne, immorali e viziose (vedi Messalina).  
La VII è una polemica contro il decadimento della politica culturale: il letterato è ormai povero e non svolge ruoli di primo piano come invece accadeva in età augustea.
La VIII oppone la falsa nobiltà di nascita con la nobiltà d’animo.
Nella XIV si discute dell’educazione dei figli e della necessità di accompagnare i precetti con l’esempio (vedi Quintiliano!)
Nella XV parla di un episodio di cannibalismo avvenuto in Egitto; estremo risultato del fanatismo religioso.

Tratto da LINGUA E LETTERATURA LATINA di Gherardo Fabretti
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