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Skinner


Benché i primi studi sul condizionamento operante si debbano a Thorndike, le applicazioni più interessanti sono da attribuire a Skinner, considerato l’esponente più noto del comportamentismo e il cui pensiero ha fortemente influenzato la psicologia scientifica occidentale, soprattutto quella americana.
L’uso finalizzato alle conseguenze, quindi la somministrazione  di ricompense e punizioni in un contesto sperimentale, si deve proprio allo psicologo americano.
Il metodo usato fu detto Skinner box: è costituito da una gabbia priva di arredamento e dotata di una leva che registra l’intensità della pressione esercitata su di essa. Un topo affamato, introdotto nella gabbia, durante la sua attività esplorativa preme casualmente la leva e il dispositivo registra la forza di pressione esercitata. In seguito, la leva viene collegata ad un distributore di cibo, in modo che ad una pressione su di essa corrisponda l’emissione di una pallina di cibo (rinforzo): il topo, che preme nuovamente per caso la leva, riceve il cibo e immediatamente dopo torna a premere la leva, esercitando una pressione maggiore, a conferma del fatto che l’atto di premere la leva non è più casuale, ma volontario. Si è così instaurato un condizionamento operante.
Si dice operante proprio perché il ruolo del soggetto è attivo: l’individuo agisce e continuerà ad agire in funzione della conseguenza che riceve.

Tratto da MANUALE DI PSICOLOGIA DEI CONSUMI di Priscilla Cavalieri
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