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Diritto alla salute: diritto alla salubrità dell’ambiente di vita e di lavoro


La tossicologia forense e più in generale la medicina legale possono e debbono occuparsi anche della questione ecologica (“ecotossicologia”).
Non v’è dubbio che hanno interesse medico legale tutte quelle norme che, in linea col dettato dell’art. 32 cost., hanno per oggetto la tutela della salute della persona umana mediante la salvaguardia dell’ambiente di vita e di lavoro.
L’ambiente può essere definito in generale come l’insieme dei fattori estrinseci che hanno un effetto, variamente apprezzabile, sulla salute dell’essere umano.
La salvaguardia dell’ambiente si traduce nella lotta contro l’inquinamento e le sue fonti.
Non si potrà mai sostenere che la tutela della salute individuale venga perseguita con reale efficacia, se non verrà preliminarmente attuata anche un efficace tutela dell’ambiente.
Perciò all’ambiente è un problema etico, sociale e politico; ma è anche un problema medico legale dal momento che sono propri di tale disciplina: la valutazione del danno alla persona dei vari ambiti di legge e la stima del grado di invalidità, la accertamento del nesso causale tra il danno subito e l’esposizione ai fattori inquinanti, ecc…
È però evidente la conflittualità degli interessi che sono un gioco in materia di politica ambientale.
Da un lato, infatti, vi è il diritto di ogni individuo non solo alla salute ma anche al lavoro, quindi allo svolgimento di un’attività produttiva, dall’altro quello della collettività ad assicurarsi le condizioni che consentano la sopravvivenza e quindi a non subire le conseguenze dannose delle attività esercitate.
È dunque soprattutto il legislatore ad avere maggiori responsabilità, poiché dovrà dettare legge veramente illuminate, che si dimostrino in concreto adeguate a tutelare l’ambiente e a contemperare le esigenze della produzione industriale e agricola.
Anche la medicina legale può svolgere in questo campo un ruolo importante ai fini della tutela della salute individuale e collettiva, della prevenzione e dello studio delle cause di invalidità.
L’attività medico legale, infatti, non si risolve nella sola valutazione o stima del danno alla persona nei diversi ambiti giuridici, ma anche e prima di tutto alla ricerca delle cause degli stati invalidanti, nello studio dei fattori di rischio, anche ambientali, cui spetti maggiore responsabilità nella causazione del danno e degli stati invalidanti.

Tratto da MEDICINA LEGALE di Stefano Civitelli
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