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Identificazione personale nella medicina legale: Diagnosi di sesso


Nel cadavere le necessità diagnostiche riguardano casi di deprezzamento, di carbonizzazione o di decomposizione avanzata.
Talora il problema è risolvibile già al tavolo anatomico, allorché sia possibile esaminare gli organi genitali interni che sono assai resistenti ai processi putrefattivi (specie utero e prostata).
Su parte di cadavere è possibile operare la ricerca della cromatina di Barr: il metodo consiste nel rilievo dei nuclei cellulari di speciali formazioni, dette appendici nucleari, che corrispondono all’esistenza di due cromosomi X (tale ricerca peraltro ha successo solo a breve distanza).
Quando si tratti di materiale più vecchio si preferisce la ricerca del cromosoma Y (che può essere ritrovato fino a sei settimane dalla morte).
Oggi è possibile impiegare ai fini della diagnosi di sesso anche la tecnica del DNA.
Allo stesso risultato si può per venire anche esaminando resti scheletrici (le parti che presentano il maggiore grado dimorfismo sessuale nell’età adulta sono il cranio, il cingolo pelvico e le ossa lunghe).

Tratto da MEDICINA LEGALE di Stefano Civitelli
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