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Tipologie di asfissia: Impiccamento


L’impiccamento rappresenta una forma di asfissia meccanica caratterizzata dalla ostruzione delle vie aeree attuata mediante violenta costrizione degli organi del collo con un laccio fisso a un sostegno situato in posizione superiore al capo e che si tende a causa del peso del corpo.
La fenomenologia della morte per impiccamento è condizionata dal concorso simultaneo o successivo dei tre determinismi lesivi che caratterizzano le varie forme di asfissia meccanica, cioè quello propriamente asfittico, quello circolatorio e quello nervoso.
La costrizione si compie unitamente ad una contemporanea trazione degli organi del collo esercitata dal laccio, la quale comporta, oltre a un ostacolo diretto del flusso dell’aria nelle vie respiratorie per compressione delle stesse, un sollevamento verso l’alto dell’osso ioide e della base della lingua con occlusione del faringe ed impedito accesso dell’aria nell’albero respiratorio.
Si verifica inoltre una costruzione per stiramento sia delle giugulari che delle carotidi, qui consegue una stasi cerebrale per ostacolo al circolo con perdita di coscienza e arresto della circolazione cerebrale.
Tra i reperti che caratterizzano il quadro lesivo dell’impiccamento quello che assume maggiore importanza è rappresentato dalla lesione cutanea di natura ecchimotico-escoriata prodotta sul collo dall’azione del laccio e comunemente denominata solco.
Carattere del solco è la presenza nel suo contesto di creste o punteggiature emorragiche e vescichette sierose che starebbero a dimostrare la vitalità della lesione,, elemento questo di una certa importanza nella diagnosi differenziale tra impiccamento e sospensione di cadavere.
Frequente che il riscontro al di sopra del solco di ipostasi che si formano a causa dell’ostacolo al deflusso del sangue per gravità.
La disposizione delle macchie di ipostatiche nell’impiccato è caratteristica: esse si localizzano a livello degli arti inferiori (ipostasi a calza).
I segni interni dell’impiccamento sono spesso rappresentati dai soli reperti generici dell’asfissia, salvo talora rilievi caratteristici a carico degli organi del collo (la rottura della cartilagine tiroidea e la frattura dell’osso ioide, comunque, sono rare e limitate pressoché esclusivamente ai casi di esecuzione capitale tramite impiccagione).
L’impiccamento è di norma evenienza suicidaria.
Casi di natura accidentale si possono osservare a seguito di particolari attività ludiche o autoerotiche.
Oltremodo rare sono le forme omicidiarie: risulta infatti assai difficoltoso realizzare l’impiccamento di un soggetto cosciente, capace di contrastare l’aggressione e invocare aiuto.

Tratto da MEDICINA LEGALE di Stefano Civitelli
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