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Gli isoquanti


Chiamiamo isoquanto una curva indicante le combinazioni efficienti di lavoro e capitale che possono produrre lo stesso (iso) livello di prodotto (quantità). Se la funzione di produzione è q = f ( L, K ) allora l'equazione di un isoquanto in cui il prodotto è mantenuto costante a livello è  q = f ( L, K ).
Un isoquanto indica la flessibilità di un'impresa nel produrre un dato livello di output con unità frazionate  di ogni input.



Le proprietà degli isoquanti sono per la gran parte identiche alle proprietà delle curve di indifferenza; la differenza è costituita dal fatto che l'isoquanto mantiene costante la quantità di prodotto, mentre la curva di indifferenza mantiene costante l'utilità.
Proprietà:
Più aumenta la distanza dell'isoquanto dall'origine, maggiore è il livello di prodotto ottenuto. Vale a dire che maggiori quantità di input un'impresa utilizza, maggiori quantità di prodotto essa ottiene se produce in maniera efficiente.
Gli isoquanti non si intersecano tra loro, in quanto le intersezioni non sono coerenti con il requisito della produzione efficiente dell'impresa.
Gli isoquanti sono inclinati verso il basso. Se un isoquanto fosse inclinato verso l'alto, l'impresa potrebbe produrre lo stesso livello di output con una quantità relativamente maggiore o minore di input. L'inclinazione verso l'alto violerebbe la proprietà di efficienza.
La forma degli isoquanti.
La curvatura di un isoquanto indica la prontezza con cui un'impresa può sostituire un input con un altro. I due casi estremi sono rappresentati dai processi produttivi in cui gli input sono:
Perfetti sostituti →Ogni isoquanto è una linea retta: q = x + y  (funzione di produzione)
Non possono essere scambiati tra loro. A volte è impossibile sostituire gli input tra loro, poiché questi devono essere utilizzati in proporzioni fisse. Nel grafico (b) gli unici punti di produzione efficiente sono rappresentati dai pallini lungo la linea dei 45°. Le linee tratteggiate indicano che gli isoquanti sarebbero ad angolo retto se potessero includere i processi produttivi inefficienti.
Gli altri processi di produzione consentono la sostituzione imperfetta degli input; i rispettivi isoquanti sono convessi (il punto medio dell'isoquanto è più vicino all'origine di quanto non sarebbe se l'isoquanto fosse una linea retta), non hanno la stessa pendenza in ogni punto (a differenza degli isoquanti a linea retta), sono per la maggior parte curve smussate inclinate verso il basso che curvano allontanandosi dall'origine e si trovano tra i casi estremi delle linee rette (perfetti sostituti) e delle linee ad angolo retto (non sostituti).


Tratto da MICROECONOMIA di Alessia Chiovaro
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