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Paralisi periferica del nervo faciale


La paralisi periferica invece è omolaterale alla lesione, in genere è traumatica ed è anche dovuta a lesioni del ponte, per esempio infatti se c'è un ictus nel ponte,una lesione vascolare del ponte, viene colpito il nucleo del facciale e contemporaneamente il fascio cortico-spinale che scende e allora in questo caso si avrà una sindrome cosiddetta alterna.

Questo significa che ha la lesione di un nervo cranico da un lato e la lesione delle vie lunghe dello stesso lato che danno deficit contro laterali.
Perché se si ha una lesione vascolare a livello del ponte, accanto a dove decorre il fascio cortico-spinale, si determinerà l'interessamento del nucleo del facciale e delle fibre piramidali determinando una sindrome cosiddetta alterna la quale avrà :una lesione del facciale periferico dallo stesso lato della lesione mentre il fascio cortico-spinale che poi si incrocerà nelle piramidi bullbari darà una emiparesi braccio-crurale centrale, spastica, piramidale controlaterale.


Oltre alla paralisi di Bell, abbiamo la paralisi facciale idiopatica, che poi non è del tutto idiopatica perché la causa più frequente è virale, anche se  non è stato mai identificato un virus,
all'improvviso il soggetto si sveglia la mattina con la bocca storta e l'occhio che non si può chiudere.

La cura immediata è la somministrazione di cortisone, di antiademigeni, di antinfiammatori, proprio per ridurre l’edema il quale edema comprime anche gli assoni che prima erano sani e che poi vengono compressi per cui si ha un ulteriore danno quindi è per prevenire l'ulteriore danno.

La chiusura dell'occhio è importante, per una lesione del facciale, perché l’occhio non riesce a fare il riflesso di ammiccamento, il quale serve per proteggere l'occhio o meglio la retina dalla luce del sole o per evitare che un corpo estraneo possa toccare l'occhio.
Un soggetto che ha la paralisi del facciale perde questo riflesso di ammiccamento, costui è meglio che si protegge in questo periodo di perdita di tale riflesso con occhiali a maschera per evitare appunto tutto questo.

Alcune volte quando non si riacquista il riflesso di ammiccamento, (non per la paralisi di Bell ma paralisi facciale di altra natura, di altra origine), e l'occhio rimane aperto, gli oculisti fanno la taxografia, cioè chiudono le palpebre, appunto per proteggere l’occhio.

Il riflesso di ammiccamento è veicolato da facciale come branca efferente ma la branca afferente di questo riflesso è il trigemino. Per cui il riflesso di ammiccamento è una riflesso trigemino-facciale.
È un riflesso mono-sinaptico è come il riflesso tendineo, cioè per determinare il riflesso di ammiccamento direttamente dalla ganglio di Gasser (quindi la prima branca) senza fare sinapsi a livello del nucleo spinale del trigemino, va a fare sinapsi direttamente con il neurone motore facciale dallo stesso lato.

Il riflesso di ammiccamento è monosinaptico omolaterale ma bilateralmente è polisinaptico cioè nel senso che questa branca afferente trigeminale di un occhio che si collega con il nucleo facciale omo-laterale per fare chiudere l’occhio monosinapticamente, si collega polisinapticamente con il nucleo facciale controlaterale per determinare l’ammiccamento bilaterale.

Quando c'è infatti un corpo estraneo che si avvicina ad un occhio non è che si chiude un occhio solo, si chiude l’occhio interessato ma viene a chiudersi anche l’altro, con qualche millisecondo di ritardo ma si chiude pure l’altro, perché c’è un collegamento del trigemino dell’uno o dell’altro lato con il nucleo facciale omo e controlaterale.

Tratto da NEUROLOGIA di Irene Mottareale
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