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Disturbi dell’apprendimento: discalculia


Per il DSM-IV è un’alterazione che riguarda sia le competenze di calcolo che il ragionamento matematico, interessante,dunque:
-la comprensione dei termini, delle operazioni e dei concetti matematici;
-il riconoscimento dei simboli matematici;
-il copiare correttamente i numeri;
-il contare accuratamente gli oggetti;
-l’imparare le tabelline;
-il seguire una successione di passi matematici.
Per l’ICD-10 esso interesserebbe più selettivamente gli algoritmi fondamentali di calcolo)somma,sottrazione,moltiplicazione, divisione) e non il calcolo matematico astratto dell’algebra, della geometria e della trigonometria e si presenterebbe isolatamente, e non in associazione con dislessia e disgrafia.
Distinguiamo:
-dislessia per le cifre, incapacità di lettura e scrittura dei numeri;
-discalculia procedurale;
-discalculia per i fatti aritmetici.
L’eziologia viene rapportata a tre approcci:
1)approccio neuro evolutivo, che riconosce una causa cerebrale alla base del disturbo, quale un’alterazione genetica o morfo-funzionale della specializzazione emisferica;
2)approccio psico-sociale, che lo considera come la conseguenza di una ridotta intelligenza o bassa stimolazione sociale;
3)approccio psico-pedagogico, che ipotizza delle difficoltà proprie della disciplina o delle modalità didattiche.
La diagnosi viene formulata non prima della fine della I elementare, poiché il disturbo appare evidente non prima della II o III elementare o per i bambini più dotata intellettivamente anche più avanti; devono essere valutati:
-il campo neurologico;
-il campo neuropsicologico;
-il campo psicologico;
-le abilità aritmetiche.

Tratto da NEUROPSICHIATRIA INFANTILE di Anna Battista
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