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Epidemiologia della depressione infantile


La depressione è la prima causa di disfunzionalità nei soggetti tra i 14 e i 44 anni, precedendo patologie vascolari e neoplasie (tumori).
Essa ha una tendenza alla regressione, pur potendo ripresentarsi: soggetti che hanno sofferto di depressione da adolescenti sono a rischio elevato di depressione in età adulta, con conseguente rischio di suicidio, abuso di alcool e sostanze stupefacenti e disabilità lavorativa e sociale.
1)La prevalenza della depressione e della distimia è età-dipendente: maggiore in età adulta e in adolescenza, minore in età prepuberale e prescolare;
2)Nell’età prepuberale, dunque fino a circa 13 anni d’età, non vi sono differenze di genere; successivamente il valore raddoppia o triplica nelle femmine che continua ad essere alto fino all’età adulta;
3)Vi è una continuità della depressione lungo l’intero arco di vita: bambini depressi tendono a diventare adolescenti depressi e infine adulti depressi; si parla infatti di “continuità omotipica”, ma anche “eterotipica”, ovvero può essere un fattore di rischio per altre patologie psichiatriche;
4)Dal 1940, nei paesi industrializzati, la depressione e la distimia stanno aumentando in tutte le fasce d’età e l’età media di esordio si sta abbassando.

Tratto da NEUROPSICHIATRIA INFANTILE di Anna Battista
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