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Il tradimento del testo: autore, autrice e interprete


Un autore di un testo: nel momento in cui consegna il suo pensiero, lo rende parola pubblica, luogo dal quale altri possono muovere la propria riflessione anche in una sorta di infedeltà alle sue origini. Più un testo sa farsi vitale nel pensiero e nelle vite altrui, più alto è il rischio del tradimento.
Questo fa apparire il tradimento anche nella sua qualità di virtù pedagogica, perché aiuta a saper insegnare la non passività rispetto al testo, la non sacralità, intangibilità delle parole stampate, che si trasforma spesso in lontananza ed estraneità. Dentro il testo ci si può muovere, in modo creativo o sleale, attraverso ciò che ci insegna l'esperienza e ci chiede la nostra biografia, si può interpretare, criticare, scegliere altri percorsi, ricordandosi sempre di relativizzare e contestualizzare anche il significato del proprio dire, criticare, interpretare. Il tradimento diviene così forma di libertà, in cui il pensiero non si sente più imprigionato dalle parole altrui, che invece impara ad usare come avvio a un'autonomia di riflessione.

Tratto da NUOVE VIRTÙ di Anna Bosetti
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