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Guerrilla art. "We are the masters of communication"


Conversazione con Paolo Canevari, artista dell’avanguardia contemporanea, sui rapporti fra l’avanguardia artistica e le nuove forme di comunicazione pubblicitaria.
Fra il messaggio pubblicitario e quello artistico vi è una differenza sostanziale, di budget e intenti: il messaggio artistico nasce  da una base più vera, personale e indipendente; quello pubblicitario è invece la voce di un’azienda, nasce con dei mezzi a disposizione; l’arte guerrilla cerca di opporsi al sistema, la pubblicità invece vi lavora in pieno accordo.
La Guerrilla art nasce con i futuristi, che organizzavano performance-provocazioni nei teatri, per attirare l’attenzione sul proprio messaggio artistico; in seguito ci sono state le “Guerrilla Girls”. Differenze tra le performance art e la guerrilla art: attraverso le performance degli artisti non esistono più le mostre, ma solo l’”azione”: il pubblico arriva, accade qualcosa, l’artista fa delle cose, e l’arte consiste proprio in questo meccanismo [esempio di Marina Abramovich…]. Tutte le performance innescano nel pubblico un meccanismo; mentre queste sono legate maggiormente al mondo interiore dell’artista, la guerrilla art è invece più legata ad una denuncia sociale, veicola un messaggio più politico.
Descrizione della performance di Canevari, foto della “bomba” da lui costruita e poi attaccata ai muri di New York, per sottolineare la tensione post 11 settembre. La differenza fondamentale, secondo Canevari, tra guerrilla art e advertising, è il background di interessi diversi: da un lato quello di dare un preciso messaggio alla società, dall’altro un mero interesse economico.

Tratto da NUOVI ORIZZONTI DELLA PUBBLICITÀ di Mario Turco
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