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Nematodi: strongilosi bronco-polmonari dictiocaulosi

La Dictiocaulosi rappresenta una malattia parassitaria sostenuta dal Dictyocaulus Viviparus nei bovini (rappresenta un problema nel Nord Europa,in NZ, Australia, USA e Canada), dal Dictyocaulus Filaria negli ovini e caprini (positiva per 8,2-46%) e dal Dictyocaulus Arnfieldi negli equidi. La SBP è presente in quasi tutte le regioni; la Dictyocaulus filaria è principalmente presente in Trentino, Piemonte (100%), Toscana (67%), Sardegna (39%), Basilicata (36%), Sicilia(25%), Puglia (19%) e Calabria (9%). I Dictyocaulus sono precisamente presenti per il 42% in montagna e per il 18,5% in collina. Le uova liberate con le feci liberano le larve, queste evolvono nell’ambiente fino allo stadio infestante L3 (in 4 giorni), per poi essere ingerite con l’erba dall’animale. Le L3 migrano nell’ospite e attraverso gli stadi L4 e L5, diventano parassiti adulti (l’azione svolta è irritativa intensa con infiammazione mucoso-catarrale a livello tracheo bronchiale) nella sede definitiva (grossi bronchi). A questo punto le uova deposte dagli adulti (5-8cm) risalgono nel cavo orale con i colpi di tosse, vengono deglutite e passano nel digerente.

PICCOLI VERMI POLMONARI
Strongilosi caratteristica degli ovini-caprini sostenuta da Muellerius Capillaris (35,1-81%positivi , in alveoli e parenchima polmonare), Protostrongylus Rufescens (1,5-56%positivi, bronchioli), Cystocaulus Ocreatus (25,8-76% positivi, bronchioli e alveoli) e dal Neostrongylus Linearis (1,5-71%, bronchioli). Le SBP sono precisamente presenti per il 92% in montagna, il 75% in collina e il 70% in pianura. Le L1 vengono eliminate con le feci, penetrano nell’ospite intermedio (gasteropode CBINDIRETTO), e compiute 2 mute, raggiungono lo stadio infestante L3  in 2-3 settimane. L’animale si infesta ingerendo con l’erba le lumache con le L3, le quali migrano nell’ospite e , attraverso gli stadi L4 e L5, divengono adulti (azione irritativi meno intensa con infiammazione al parenchima e polmoni) a livello di alveoli e bronchioli (PP=5-10 settimane). Qui gli adulti (1-3 cm) depongono uova larvate che schiudono liberando le L1 (azione traumatica e favorente) che , attraverso la vena cava, i vasi linfatici arrivano nel digerente.

IPG                POSITIVITA’     INFESTAZIONE 
150-200         <40-50                non rilevante 
200-500          80-100               Sensibile 
500-1000        80-100               Molto grave 

SINTOMATOLOGIA
In generale è una malattia asintomatica, gli eventuali sintomi conseguenti alla migrazione delle larve si verificano all’inizio della stagione al pascolo, potendone osservare dispnea, tosse secca e profonda, aumento frequenza respiratoria, febbre. I vermi polmonari adulti provocano crisi dispnoiche, tosse grassa e frequente, respiro rantolante, abbondante scolo nasale e gomitoli di vermi nella trachea.Gli adulti di D sono meno cronici dei D, in genere l’andamento è cronico con sintomi di tipo respiratorio poco evidenti, accentuati in autunno-inizio inverno.

DIAGNOSI
La diagnosi post mortem prevede il reperimento dei parassiti adulti e delle lesioni polmonari tipiche, mentre la diagnosi in vita prevede esami coprologici per evidenziare le L1(tecnica di Barman). Le L1 di D filaria hanno una dimensione di 500-600µ mentre le L1 dei vermi sono più piccole(300-400 µ) e presentano una coda incurvata, simile ad una fiamma.

TERAPIA
Per la dictiocaulosi vengono utilizzati derivati dell’Imidazolo (albendazolo, Febantel, Fenbendazolo, Levanisolo, Mebendazolo, Oxfendazolo, Tetramisolo), e Avermectine
Per i piccoli vermi polmonari vengono utilizzati: Febendazolo, Levamisolo, Mebendazolo, Albendazolo e Ivermectina.

PROFILASSI
La profilassi prevede il trattamento antielmintico agli animali positivi, prima e dopo l’immissione degli animali al pascolo. Per i Dictyocaulus, è possibile inoltre ruotare i pascoli, disinfestarli (calcio salamide) e la vaccinazione (somministrazione di 1000 L3 irradiate inducendo il S.I, non in Italia).

Tratto da PARASSITOLOGIA VETERINARIA di Denis Squizzato
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