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L’occhio specchio dell’anima e parte del corpo


La percezione visiva copre il 70% delle nostre sensazioni e l’area cerebrale da essa occupata è la più estesa fra tutti gli organi di senso. Il nostro schema corporeo fa continuo riferimento alla percezione visiva. Alla nascita il neonato non selezione e non percepisce gli oggetti fisici perché riceve solo una massa di indeterminate sensazioni; è nella relazione con chi si prende cura di lui che inizia a discriminare le varie sensazioni. La facoltà di interpretare le sensazioni visive richiede una gran quantità di esperienze accumulate, è un processo di apprendimento che si sviluppa in fasi successive, corrispondenti alla sviluppo motorio (rotolare, strisciare, gattonare, camminare).
Una parte importante dei difetti visivi dipende dalle cattive abitudini posturali, e ciò spinse l’oculista americano Bates a creare delle tecniche esperienziali che propongono esercizi integranti la dimensione corporea e quella rappresentativa, comprendenti anche un appropriato regime alimentare. Una di queste tecniche è denominata palming, funge da rilassamento e consiste nel coprire gli occhi col palmo delle mani, le dita sulla fronte e i gomiti appoggiati al tavolo; si rilascia così ogni tensione dei muscoli del collo e delle spalle.

Tratto da PEDAGOGIA DEL CORPO di Adriana Morganti
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