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Il bias come strategia genotipi


Genotipica non c’entra con il patrimonio genetico. Il bias è quel fenomeno per i quale tendi a sopravvalutare il tuo ingroup a svantaggio dell’outgroup. Questa ,secondo Tajifel è una specie di strategia genotipica: genotipica perché si verifica sempre. E’ una strategia perché serve all’immagine di sé, ad averne e mantenerne una positiva.
Quindi Se la mia identità sociale è una parte della mia identità che deriva dal fatto che io appartengo ad un certo gruppo, che gli attribuisco molta importanza e che questo ha un notevole significato emozionale per me (quindi diventa parte di me) allora elevando l’immagine del gruppo, elevo l’immagine di me.
IL bias si può avere a vari livelli:
-Sul piano cognitivo: è un errore sistematico di valutazione. Perché anche contro l’evidenza privilegia l’ingroup a svantaggio dell’outgroup (noi siamo i migliori)
-Sul sociale: comporta o può comportare relazioni conflittuali fra gruppi diversamente caratterizzati. Siccome il bias ha a che fare con i processi di categorizzazione e siccome nell’approccio di tajfel tanto più uno è bravo  lo è nel confronto,questo confronto porta a conflitti. Vedi tra tifosi.
-Sul piano psicologico: è un meccanismo di base, una sorta di strategia genotipica che consente alle persone di acquisire e mantenere una positiva immagine di sé.

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