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L’interazionismo e i sistemi social-cognitivi


Il termine interazione si riferisce da un lato alle co-azioni di variabili personali e situazionali e dall’altro agli scambi, alle transazioni e alle influenze reciproche di persone e ambienti.
La prospettiva interazionista ritiene che il comportamento e le esperienze personali derivino dalle reciproche influenze dei fattori individuali e situazionali.
Una distinzione chiave all’interno di questa prospettiva differenzia l’interazionismo statistico (meccanicistico) dall’interazionismo dinamico.
Secondo l’approccio statistico, viene esaminata l’influenza esercitata sul comportamento, separatamente, dalla persona e dalla situazione, e si cerca di stabilire in quale misura la loro interazione contribuisce a spiegare meglio la variabilità del comportamento.
Secondo l’approccio dinamico, il comportamento è considerato il risultato di un processo continuo di feedback multidirezionali tra l’individuo e le situazioni che incontra e la persona è concepita come un agente attivo in questo processo di interazione.
Secondo l’approccio orientato alla persona di Magnusson, l’individuo si sviluppa all’interno di una continua e reciproca interazione tra fattori psicologici e fattori biologici.
Il comportamento può essere influenzato da fattori che derivano da un perfetto adattamento tra la persona e la situazione, dalle scelte degli ambienti da parte delle persone, dai fattori ambientali che essenzialmente scelgono le persone, dalle trasformazioni degli ambienti operate dalle persone, dalle trasformazioni delle persone a opera degli ambienti e dalle transazioni che hanno luogo tra persona e ambiente.

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