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La crisi delle risorse naturali


La crisi petrolifera del ’73 -’74 aveva posto le società industrializzate di fronte a nuovi inquietanti problemi. Primo fra tutti quello del carattere limitato delle risorse naturali. Alla protesta ideologica contro la civiltà dei consumi si sovrappose quella dei movimenti ambientalisti (o verdi) attenta soprattutto alle tematiche dell’ecologia.all’indomani della crisi i governi promossero politiche di risparmi energetico, alcuni stati puntarono sullo sviluppo delle centrali nucleari in grado di fornire energia ma contestate dagli ecologisti; come nel caso della centrale sovietica di Chernobyl dalla quale nel 1986 si sprigionò una nube radioattiva che contaminò acque e terreni. Altrove si riscoprì il carbone o di sfruttare l’energia solare. La spinta alla ricerca di fonti energetiche alternative venne in parte meno nel decennio seguente in seguito al rapido calo nell’85-’86 del prezzo del petrolio. Di fronte alle ricorrenti difficoltà si è dunque affermato il concetto di “sviluppo sostenibile” che valuta la crescita in rapporto all’integrità dell’ambiente e delle risorse per realizzare uno sviluppo umano sostenibile.

Tratto da PICCOLO BIGNAMI DI STORIA CONTEMPORANEA di Marco Cappuccini
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