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Metabolismo azotato e proteico nei ruminanti

I ruminanti possono sintetizzare proteine a partire da fonti di azoto non proteico, i mo degradano i composti azotati dell’alimento ad NH3, la quale viene utilizzata per la formazione di proteine batteriche ed eventualmente proteine protozoare quando questi ultimi ingeriscono batteri. Il vantaggio è che possono utilizzare alimenti grossolani di scarsa qualità e riciclare l’urea prodotta, mentre lo svantaggio è che i mo hanno bisogno di almeno una certa quantità di proteine in quanto il processo di riciclo per via salivare non è molto efficiente, e una certa quantità di ammoniaca e urea è persa con le urine,e le proteine nelle cellule batteriche nel rumine. Il materiale proteico , per il 5080% presente nell’alimento viene degradato nel rumine a NH3 e convertito in proteine batteriche, sebbene l’NH3 è tossica,le conc sono mantenute basse in quanto l’ammoniaca viene rapidamente riutilizzata dai batteri. Le perdita delle proteine avviene tramite la mammella (3,5% proteine in 1 L di latte), attraverso le secrezioni digestive ,la perdita di cellule perse dalla parete intestinale e tramite i parassiti (pidocchi).

Tratto da PREVENZIONE DELLE PATOLOGIE DI ALLEVAMENTO di Denis Squizzato
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