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AUDIT: ISO 19011

• “Audit verifica ispettiva”: processo sistematico, indipendente e documentato per ottenere evidenze dell’audit e valutare con obiettività, al fine di stabilire in quale misura i criteri dell’audit sono stati soddisfatti
• “Auditor”(Dec.677/06): persona che ha competenza per effettuare un audit
• “Campo dell’audita”(“Audit scope”;ISO19011): estensione e limiti di un’audit.
• Nota: il campo dell’audit comprende una descrizione delle locazioni fisiche, delle unità organizzative, delle attività e dei processi, come pure il periodo di tempo richiesto.
• “Committente audit” (“Audit client”;ISO19011): organizzazione o persone che richiedono l’audit
• “Competenza”(“Competence”;ISO19011): dimostrare caratteristiche personali e dimostrata capacità di saper utilizzare conoscenze ed abilità.
• “Conclusioni dell’audit”(“Audit conclusion”; ISO 19011): esito di audit fornito dal gruppo di audit dopo aver preso in esame gli obiettivi dell’audit e tutte le sue risultanze
• “Criteri dell’audit” (“Audit criteria ”, Dec. 677/06; ISO19011): insieme delle politiche, procedure o requisiti utilizzati come riferimento a cui si confrontano le evidenze dell’audit, ossia la norma in base alla quale sono valutate le attività dell’organizzazione oggetto dell’audit.
• “Esperto tecnico” (“Technical export”; Dec.677/06;ISO19011): persone che forniscono conoscenze o competenze specifiche al gruppo di audit.
• “Evidenze dell’audit” (“Audit evidence”, ISO19011): registrazioni dichiarazioni di fatti o altre informazioni , che sono pertinenti ai criteri dell’audit.
Con l’AUDIT si valuta la gestione delle condizioni igieniche, il controllo della temperatura, la formazione del personale e il comportamento, la potabilità dell’acqua dello stabilimento e l’applicazione corretta dell’HACCP; si cercano i punti deboli e di forza, mentre se non conforme si indagano i CCP.

Gli strumenti usati durante l’AUDIT sono la check-list al fine di poter raccogliere dati omogenei e confrontabili dai diversi esercizi; è utile osservare direttamente le cose e porre le domande per verificarne la coerenza tra quanto dichiarato e quanto osservato.
La check-list è un modulo sul quale sono elencate una serie di voci (domande o affermazioni) con accanto delle caselle che indicano le possibili risposte o valutazioni tra cui il compilatore deve scegliere. Sono uno strumento utilizzato come traccia per le attività di autocontrollo, come traccia per le verifiche ispettive interne o esterne e come traccia per registrare l’attività svolta. Le check-list devono prendere in considerazione almeno i seguenti aspetti: implementazione dei prerequisiti per l’HACCP, la descrizione del prodotto, il diagramma di flusso della produzione, l’analisi dei pericoli, l’identificazione dei CCP, lo sviluppo ed implementazione delle azioni correttive, l’appropriatezza della documentazione e delle registrazioni e l’efficacia delle attività di validazione e verifica. Le check-list fanno seguire un ordine logico, consentono di non dimenticare nulla, vanno modulate sulla tipologia di ispezione e possono essere personalizzate e riadeguate. Le check-list non hanno valore ufficiale, non vanno fatte sottoscrivere dalla controparte, non sono il verbale di ispezione (ma possono essere allegate a scopo collaborativo) e consentono di stilare un verbale aderente all’ispezione.

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