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Definizione di un piano di campionamento ai fini di valutare l'igiene dei prodotti

La scelta del campione deve basarsi, quando ciò sia ragionevole, su metodi statistico matematici volti a definire quantitativamente il numero di unità campionarie necessario e sufficiente per ottenere dall’analisi di queste dei risultati rappresentativi estendibili all’intero lotto da esaminare. Il campione deve essere rappresentativo, per quanto possibile, della totalità. Prima di accingersi al prelievo di una determinata matrice alimentare è bene domandarsi: quali informazioni potrà fornire l’analisi sulla situazione igienico-sanitaria del prodotto o del processo di fabbricazione? come sarà espresso il risultato in base alla richiesta: qualitativo o quantitativo? Come precondizioni abbiamo la conoscenza del processo analitico generale e sua applicazione per la risoluzione dello specifico problema; la conoscenza della distribuzione della concentrazione dell’analita all’interno della derrata; la conoscenza del grado di omogeneità del materiale oggetto di studio; la conoscenza dell’errore potenziale di campionamento; la conoscenza delle strutture coinvolte nella procedura e l’esistenza di procedure operative standard (POS) in cui siano dettagliatamente descritte le fasi del campionamento.

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