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Punti critici della filiera - settore primario

-Alimentazione degli animali: sottoprodotti, approvvigionamento extra europeo, farine animali , OGM, utilizzo dei rifiuti alimentari; questo è uno dei punti più controversi della (rin)tracciabilità
-Igiene d’allevamento e profilassi: tutela del patrimonio allevato mediante gestione della produzione, del microclima e della profilassi al fine di ridurre l’impatto economico delle patologie e limitare possibili zoonosi
-Farmaci, vaccini e promotori della crescita: vaccini non inattivati, residui di antibiotici, farmaco-resistenza,
-Benessere animale: parametri oggettivi di valutazione del benessere e applicazione anche a fini produttivi

Occorre stabilire requisiti generali affinché soltanto gli alimenti e i mangimi sicuri siano immessi sul mercato allo scopo di permettere l’adeguato funzionamento del
mercato interno. L’esperienza ha dimostrato che l’impossibilità di ricostruire il percorso compiuto da alimenti e mangimi può mettere in pericolo il funzionamento del mercato
interno(Rintracciabilità, Reg. 178).
Per esempio la tracciabilità delle carni è caratterizzata dalla possibilità di utilizzare l’anagrafe bovina comprendente di corretta identificazione degli animali, movimentazione degli animali, di un registro di allevamento e delle certificazioni di trasporto.
Per la tracciabilità di filiera occorre fare in modo che le imprese alimentari e del settore dei mangimi, comprese le imprese importatrici, siano in grado di individuare almeno l’azienda che ha fornito loro l’alimento, il mangime, l’animale o la sostanza… che farà parte di un dato alimento o mangime (Reg. 178)

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