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Definizione di cautele


Piuttosto c'è da aggiungere che nelle ipotesi ora immaginate l'arbitrato, ancorché possibile, esige alcune cautele.
Nei rapporti di lavoro, nel cui ambito si ha uno squilibrio di partenza tra datore e prestatore di lavoro, la prima cautela sta nell'evitare che la scelta della via arbitrale sia effettuata in totale solitudine tra i singoli interessati. Cosi l'art. 806.2, c.p.c. prevede che a monte del patto compromisso­rio individuale vi debba essere un'autorizzazione della legge o dei contratti o accordi collettivi di lavoro.
Inoltre, e più in generale, i privati, se non possono mettere fuori gioco una norma inderogabile attraverso un negozio giuridico, non possono raggiungere lo stesso obiettivo neanche attraverso il processo arbitrale.
Ciò significa che, dovendosi decidere la controversia applicando norme di quel tipo, per un ver­so le parti non possono chiedere agli arbitri una decisione secondo equità (viene meno la possibile scelta dei criteri di valutazione, in riferimento alla qua­le l'art. 822 c.p.c. dispone: «Gli arbitri decidono secondo le norme di diritto, salvo che le parti li abbiano autorizzati con qualsiasi espressione a pronunciare secondo equità») e, per altro verso, l'ordinamento prevede che sia sempre possibile sindacare, in sede d'impugnativa del lodo, la violazione della norma inderogabile, anche se le parti non abbiano esplicitamente disposto l'ammissibilità ditale motivo d'impugnativa.
È all'approntamento di cautele del genere che pensa il legi­slatore quando dispone che l'arbitrato relativo a diritti per la cui tutela l'interes­sato avrebbe dovuto adire il giudice amministrativo possa essere solo “rituale di diritto” o quando, in materia di arbitrato societario, dispone che «gli arbitri debbono decidere secondo diritto, con lodo impugnabile anche a norma dell'ar­ticolo 829.2 c.p.c. quando per decidere abbiano conosciuto di questioni non compromettibili. ovvero quando l'oggetto del giudizio sia costituito dalla validità di delibere assembleari».

Tratto da PROCEDURA CIVILE di Beatrice Cruccolini
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