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I movimenti di difesa del consumatore negli Stati Uniti


Nader è stato il primo ad occuparsi dei problemi legati ai beni di consumo. Diplomato in diritto, e facente parte di una sottomissione del senato, nel 65 pubblica un libro relativo ad un’indagine da lui svolta sugli inconvenienti di certi tipi di cruscotto e di alberi da trasmissione delle auto Corvair della General Motors durante gli incidenti stradali. La ditta polemizza sul testo di nader che fa comparire il presidente G.M. davanti alla Commissione del Senato. Ciò comporterà, in seguito, ad un decremento delle vendite di auto, fino al ritiro dal mercato. Tale situazione offre a Nader la possibilità di essere conosciuto dai consumatori americani. Lo stesso avvia, quindi, altre indagini di mercato con l’ausilio di giovani studenti ( Federal Trade Commision: prodotti chimici dannosi individuati negli alimenti). Nel 1971 Nader crea un’organizzazione privata, finanziata dalle adesioni individuali, Public Citizen che interverrà per la difesa dei consumatori presso i tribunali, la promozione di energie pulite, il rispetto del equità di commercio la protezione dell’ambiente, la promozione di medicine efficaci a buon mercato. Nel 2001 Public Citizen accusa Ford di adottare pneumatici più leggeri per la Ford Explorer finalizzati alla riduzione del consumo di carburante ma pericolosi per un eventuale distacco del battistrada. Nader, inoltre, ha criticato la monopolizzazione dei prodotti della la Microsoft per esigere nuove regole di concorrenza. Ci si chiede però, se l’impegno per la difesa del consumatore non abbia ceduto il passo ad un attivismo di portata più generale, mirante più alla riforma sociale che al miglioramento concreto.

Tratto da PROLOGO. LE MARCHE COME FATTORI DI PROGRESSO di Priscilla Cavalieri
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