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Introduzione a uno studio sulla propaganda


Il presente lavoro raccoglie, in maniera sintetica e senza alcuna pretesa di sistematicità né di completezza, vari materiali sul tema della propaganda, nelle sue diverse declinazioni, dall’ambito bellico, a quello politico, a quello pubblicitario.
Naturalmente, molti altri testi potrebbero essere presi in esame per lo stesso tipo di trattazione o, meglio, per un’analisi più completa: la scelta è caduta su quelli che in seguito saranno presentati soprattutto per via di interessi personali, ma anche per ragioni di sintesi e di indicazioni da parte del docente.
Il primo contenuto è un contributo di Gianpietro Mazzoleni, sociologo e studioso di comunicazione di fama internazionale: il tema specifico è quello del populismo e del rapporto dello stesso fenomeno con il sistema dei media, in società democratiche e non, con particolare riguardo alle dinamiche di inclusione ed esclusione del populismo dai canali di newsmaking in riferimento all’assetto culturale, politico e istituzionale del Paese cui, di volta in volta, si fa riferimento.
Il secondo paragrafo contiene alcune osservazioni, compiute da chi scrive, su una serie televisiva statunitense che ha registrato particolare successo da quando, nel 2007, è stata trasmessa per la prima volta. Si tratta di Mad Men, un telefilm ambientato nel mondo della pubblicità newyorkese degli anni Sessanta: l’obiettivo è di porre in rilievo i meccanismi di costruzione del messaggio pubblicitario - in relazione alle teorie della comunicazione studiate -, con speciale attenzione per la propaganda politica, uno dei temi d’interesse di tutte e tre le stagioni (finora trasmesse) della suddetta serie televisiva.
Infine, verranno presentati due libri di Edoardo Novelli, particolarmente interessanti perché si concentrano sull’aspetto iconografico della politica: le immagini, le raffigurazioni, i manifesti, le cartoline e quant’altro contribuisca a rafforzare la campagna elettorale di un partito - se non a darle integralmente sostanza. L’esposizione riguarda la propaganda dei due maggiori partiti della scena italiana post-bellica: il Partito Comunista Italiano (in C’era una volta il PCI) e la Democrazia Cristiana (in Le elezioni del Quarantotto).




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