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La riorganizzazione sinaptica attività-dipendente


La riorganizzazione sinaptica è il passo finale in un processo di selezione di indirizzi. A differenza della maggior parte dei primi passi nella formazione delle vie nervose, la “Riorganizzazione sinaptica” avviene come conseguenza dell’attività nervosa e della trasmissione sinaptica.
Lo sviluppo attività-dipendente avviene in maniera più significativa dopo la nascita ed è profondamente influenzato dalle esperienze sensoriali durante l’infanzia.
Dunque, la Produzione e la Selezione delle sinapsi è determinata propriamente da una base genetica; al contrario, la Riorganizzazione è determinata dall’esperienza.
Le sinapsi una volta create vanno incontro a un processo di sfoltimento.
La Teoria Selezionista ritiene che esista una struttura neurale preformata che is trasforma per l’influenza di stimolazioni ambientali e dell’esperienza, che portano a delle stabilizzazioni selettive delle sinapsi.
Negli uomini, come negli animali, il neuro sviluppo non procede seguendo un percorso progressivo e lineare; la crescita dei processi avviene inizialmente in maniera rapida e caotica ed esiste, pertanto, una sovrapproduzione protettiva. Successivamente, attraverso la selezione, la grande maggioranza dei contatti sinaptici viene persa mentre quelli effettivamente utilizzati vengono resti Stabili.

A esempio, gli assoni del Nucleo Genicolato Laterale (NGL*) e le loro sinapsi nel 4° strato sono altamente dinamiche anche dopo la nascita; questo tipo di riorganizzazione sinaptica non dipende soltanto dall’attività, ma è dipendente anche dall’esperienza, poiché dipendente dalla qualità dell’ambiente sensoriale. La Plasticità** delle colonne di dominanza oculare non si osserva durante tutta la vita. (Vedi Esperimento di deprivazione monoculare).

*Nucleo Genicolato Laterale--> Gruppo di corpi cellulari nel corpo genicolato laterale del talamo, che riceve fibre dalla retina e proietta alla corteccia visiva primaria.

**Plasticità--> Quando si parla di plasticità del cervello, non si vuole intendere una plasiticità conseguente ai processi di maturazione insiti nei programmi genetici, ma al fatto che esiste una stretta interazione fra la stessa maturazione biologica e le stimolazioni ambientali. Tali stimolazioni si integrano nei processi maturativi stessi.

Tratto da PSICOBIOLOGIA DELLO SVILUPPO di Antonino Cascione
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