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Modello neurologico primario del linguaggio, di Wernicke-Geschwind


Modello neurologico primario del linguaggio, di Wernicke-Geschwind prevede:
- fase di ascolto e comprensione delle parole pronunciate, in cui i suoni vengono inviati all’area di Brodmann, nella corteccia uditiva primaria, poi passano all’area di Wernicke per la comprensione del significato;
- fase di pronuncia delle parole per rispondere, in cui il significato elaborato passa all’area di Broca che contiene le istruzioni per il linguaggio; queste istruzioni vengono poi inviate all’area facciale della corteccia motoria e ai motoneuroni del tronco encefalico, per attivare i muscoli facciali per rispondere.

Nozione classica di dominanza emisferica (fine '900): sosteneva che nei destrimani, l’emisfero dominante dal punto di vista cognitivo era il sinistro, mentre nei mancini viceversa. Dal punto di vista sensoriale e motorio invece, sia nei destrimani che nei mancini i due emisferi si equivalgono e sono anche strutturalmente uguali.

Questa teoria è stata poi smentita, in quanto:
- i due emisferi sono strutturalmente diversi e asimmetrici, in quanto il destro è più pesante ed ha una corteccia più spessa, e nel sinistro sono più sviluppate le aree del linguaggio;
- nella maggior parte dei casi, sia nei destrimani che nei mancini, i centri del linguaggio sono contenuti nell’emisfero sinistro.

Tratto da PSICOBIOLOGIA di Giulia Bonaccorsi
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