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Eziologia dei disturbi correlati a sostanze


Fattori socioculturali: cultura, facilità di reperire la sostanza, ambiente familiare, contesti e reti sociali, pubblicità.
Fattori psicologici: la riduzione della tensione ha un ruolo importante, ma solo in certe situazioni (ad esempio, quando sono presenti distrazioni). Le aspettative del soggetto circa gli effetti della sostanza (ridurre la tensione, esaltare la potenza sessuale, etc.) sono fattori predittivi del consumo di alcol e altre sostanze, e variano nei differenti gruppi etnici.  
Fattori genetici: hanno un ruolo nell'instaurarsi di una dipendenza dall'alcol e forse anche della nicotina (capacità di tollerare l'alcol e di metabolizzare la nicotina), e sono collegati al sistema dopaminergico.
Fattori neurobiologici: i sistemi cerebrali associati alla dopamina, alla base del principale sistema cerebrale di ricompensa.
Teoria della sensibilizzazione incentivante: definendo “wanting” il bisogno compulsivo della sostanza e “liking” il piacere che il soggetto trae dalla sostanza, si è scoperto che il sistema dopaminergico associato al liking sviluppa un'ipersensibilità verso gli effetti diretti della sostanza, ma anche verso i cue legati alla sostanza (aghi, cucchiai, cartine), e ciò induce il wanting. Col tempo, il liking, che il soggetto ottiene dalla sostanza, diminuisce, ma il wanting resta intenso. Ciò che mantiene la dipendenza è la transizione dal liking al potente wanting, dovuta agli effetti della sostanza sulle vie dopaminergiche cerebrali.

Tratto da PSICOLOGIA CLINICA di Alessio Bellato
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