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La teoria organismica di Piaget


Piaget analizza i processi cognitivi dal punto di vista qualitativo. Egli considera l’intelligenza come una forma di adattamento biologico: essa costruisce man mano nuove strutture mentali che permettono all’individuo di comprendere e spiegare l’ambiente, e quindi di adattarsi ad esso.
Grazie a Piaget sembra risolversi l’antica disputa tra l’influenza delle componenti innate o ambientali nello sviluppo dei processi cognitivi.
Egli, infatti, respinge sia la teoria innatista (Gestalt) sia la teoria ambientalista (Comportamentismo), e propone un modello attivo ed adattivo della conoscenza, nel quale le strutture cognitive si costruiscono attraverso l’interazione continua tra:
- processi mentali innati del soggetto e
- ambiente fisico e sociale.
Secondo Piaget, l’individuo non è un passivo recettore di influenze ambientali, né il veicolo di idee innate, ma è un attivo costruttore delle proprie conoscenze; le influenze esterne sono efficaci solo nella misura in cui vengono fatte proprie dall’organismo.

Tratto da PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO COGNITIVO di Beatrice Segalini
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