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Prima Fase: Modalità Prototassica


La prima fase, di modalità prototassica, perdura dalla nascita fino all'acquisizione del linguaggio, e in questa fase il bambino è in uno stato di animale umano, privo di riflessi culturali (appunto perché non ha ancora il linguaggio).

La relazione  più significativa è con “la persona che fa da madre” (verso gli anni '50 si è cominciata a considerare la presenza di altre figure di accudimento, oltre alla madre biologica) e le esperienze che il bambino fa in questa fase sono senza distinzioni, differenziazioni o limiti percepibili, sono stati momentanei di esperienza discontinui e non collegati (simile a ciò che descrive Winnicot quando parla della non - integrazione).

È “una forma molto primitiva, e molto bizzarra di vivere come essere vivente” rassomigliante ad alcuni stati schizofrenici in cui non ci sono distinzioni, o al terrore notturno, che è senza contenuto, non concettuale, senza contenuto mentale, o all'eccitazione catatonica, che è il senso di panico e di urgenza (es. paziente catatonico).

Tratto da PSICOLOGIA DINAMICA di Mariasole Genovesi
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