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La fase della seconda infanzia

Fase intermedia che va dall'accesso a scuola (circa 5 anni) fino agli 11 anni
- Momento critico dello sviluppo sociale
- Apprendimento dei principi che definiscono i concetti di giusto e sbagliato
- Amicizie (migliori amici, amici e conoscenti)

- Importante sviluppo sessuale in entrambi i sessi

In questa fase è determinante lo sviluppo dell’ AUTOSTIMA
➢ Direttamente proporzionale al desiderio, ammirazione, stima costante da parte dei genitori → empatia.
Il bambino ha bisogno di essere gratificato e sapere che il genitore è fiero di lui.
Genitorialità autorevole: esiti scolastici e sociali più positivi. Il bambino grazie alla gratificazione aumenta l’autostima ed aumenta la probabilità di successo a scuola e così il contrario.
➢ In aiuto dei genitori viene dalla scuola e le attività al di fuori dell'ambito familiare che arricchiscono la competenza sociale del bambino e lo sviluppo del sé. Il bambino con autostima si lancia nel mondo extrafamiliare con maggiore probabilità di successo rispetto ad un bambino che ne ha meno. Si crea un circolo vizioso, più il bambino ha successo più ha probabilità di averne, influenzando a sua volta l’autostima.
➢ I fratelli maggiori forniscono ai fratelli minori modelli comportamentali, una struttura rudimentale che li repara ed addestra per confrontarsi con il mondo esterno, sviluppo cognitivo e dello stile delle relazioni all’interno delle mura domestiche poi una volta fuori da quest’ambito, queste abilità saranno importanti per le relazioni extrafamiliari. Sviluppo cognitivo e lo stile delle relazioni tra fratelli può dimostrarsi molto stabile nel tempo (Combrink- Graham, Fox 2002) Possono quindi aiutare i più piccoli a sviluppare determinate capacità, a controllare i comportamenti e le relazioni sociali contribuendo alla formazione della “competenza sociale”.

Lo sviluppo degli schemi mentali sociali risulta molto aumentato dalla presenza di un fratello maggiore. I fratelli maggiori, stabiliscono legami solidi con i fratelli minori e i genitori, tali legami influenzano il livello di acquisizione di empatia e di cognizione sociale, e le relazioni fratello-fratello modulano il grado di aggressività, di stress e di conflitto all'interno della famiglia, anche nel momento in cui il fratello litiga.

MIGLIORI AMICI, AMICI E CONOSCENTI

5-8 anni la socializzazione con i pari è poco sistematica; viene stabilita dalle strutture sociali piuttosto che da scelte individuali → le relazioni sono soprattutto con familiari.

Dopo gli 8 anni c'è un significativo mutamento delle abilità di un bambino nel paragonare e valutare le proprie capacità in base sia al confronto con i pari sia dall'opinione dei genitori, insegnanti e fratelli.
Il bambino inizia a fare scelte personali relativamente le proprie relazioni dettate da interessi comuni ed affinità temperamentali ecc.
I bambini iniziano a classificarsi, utilizzando i criteri del gruppo dei pari, rispetto a un certo numero di predomini, come conoscenza scolastiche, prestazioni fisiche, popolarità all'interno del gruppo e caratteristiche fisiche.
I compagni di gioco e gli amici stretti ora vengono selezionati attraverso il desiderio di condividere il tempo dell'altro ed emerge un assetto psicologico più complesso e intimo che comprende volontà, desideri, convinzioni e giudizi.
- “migliori amici”: risultato di una scelta positiva operata in base a valori consensuali e interessi condivisi.
- “amici” vengono scelti in base ad altri valori e interessi con cui ci si identifica, positivi quanto basta per instaurare un rapporto ma non in modo esclusivo.
- “conoscenti” sono coloro con cui i valori e le aspirazioni condivise sono minori, ma con cui si condividono regole sociali o strutture che favoriscono maggiori contatti.

Tratto da PSICOPATOLOGIA DELL'ETÀ EVOLUTIVA di Veronica Rossi
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