Skip to content

Definizione del concetto di menzogna

Definizione del concetto di menzogna




Per un filosofo del linguaggio come Searle, la menzogna è un attacco alla condizione di sincerità su cui si fonda l’asserzione, poiché un’asserzione seria esige che il locutore sia responsabile della sua verità; ma ci sarebbe da chiedersi se le immagini sono delle asserzioni. Anche se sintatticamente una menzogna non differisce per la lingua usata da un’affermazione vera, alcuni particolari del comportamento del locutore possono tradire la sua mancanza di sincerità; non è così per l’immagine, che ovviamente resta uguale a se stessa. Le menzogne televisive hanno senso solo in rapporto alla realtà, sulla quale pretendono di fare un discorso vero; poiché l’immagine d’informazione si basa su affermazioni, è suscettibile di menzogne, tra le quali è indispensabile operare delle distinzioni:
Menzogna sullo statuto del segno. Se la ricezione dell’immagine fotografica o filmica dipendeva molto dalla certezza che fosse un indizio e un’icona, le immagini ottenute con tecniche digitali offrono oggi la possibilità di realizzare icone pure. Le icone dovrebbero suscitare giudizi estetici piuttosto che giudizi sulla verità dell’immagine; si può considerare prossima alla menzogna la pratica mediatica che mira a far interpretare al telespettatore delle icone come fossero tracce fotografiche della realtà. Tutto concorre quindi a ingannare lo spettatore sulla relazione tra il segno e l’oggetto: si realizza un’istigazione all’errore percettivo, assimilabile a una menzogna per omissione: si spera che trascinato dalla velocità del montaggio lo spettatore non veda differenza tra due immagini che ontologicamente sono essere eterogenee. Da questo deriva un doppio benessere simbolico: sicuramente per colui che trasmette, che fa credere di essersi procurato delle immagini eccezionali; ma anche per il telespettatore, che vede rafforzata la propria sensazione di ubiquità.
Menzogna su mediatore/realtà. L’annullamento della fonte e l’appropriazione dell’immagine da parte del presentatore è propria della parola informativa stessa; non c’è menzogna se non quando il giornalista si pone quasi come testimone oculare di una scena alla quale non ha assistito.

Tratto da RAPPORTO TRA REALTÀ E FINZIONE di Nicola Giuseppe Scelsi
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Dettagli appunto:

Altri appunti correlati:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.