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Autori liberali forti

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I liberali appaiono, dunque, meglio equipaggiati della maggior parte dei realisti quando si tratta di studiare il cambiamento che si manifesta come progresso.
Nelle loro enunciazioni, però, i liberali sono meno precisi dei realisti. Il più recente pensiero liberale ha cercato di lavorare su questo punto:
Andrew Moravcsik: la politica governativa rispecchia le preferenze di differenti combinazioni di gruppi e individui che compongono la società interna. Nel sistema internazionale, ciascuno stato cerca di realizzare le proprie preferenze nell’ambito delle limitazioni imposte dalle preferenze di altri stati
Daniel Deudney e G. J. Ikenberry: si propongono di identificare le caratteristiche principali dell’ordine occidentale, attraverso 5 elementi:
1. vincoli di sicurezza = prassi liberale per cui gli stati si legano l’uno all’altro in istituzioni mutuamente vincolanti (es: NATO)
2. egemonia reciproca pervasiva = la modalità peculiare con cui gli Stati Uniti detengono la guida dell’ordine occidentale
3. potenze semisovrane e semigrandi = fa riferimento allo status di Germania e Giappone, 2 grandi potenze che si sono autoimposte rilevanti limitazioni, soprattutto rinunciando al possesso di armi nucleari
4. apertura economica = i vantaggi assoluti derivanti dall’apertura economica sono così ingenti che gli stati liberali sono stimolati a cooperare in misura sufficiente a ridurre l’effetto incentivante dei vantaggi relativi
5. identità civica = il supporto dei valori delle libertà politiche e civili, dell’economia di mercato e della tolleranza etnica

Tratto da RELAZIONI INTERNAZIONALI di Elisa Bertacin
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