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World Polity Theory di Meyer


Un esempio di argomentazione costruttivista è fornito dalla World Polity Theory sviluppata da Meyer. La teoria aspira a spiegare perché nel mondo contemporaneo le società organizzate statualmente mostrano un alto grado di similitudine strutturale e organizzativa e perché il cambiamento politico e sociale avviene in modo molto simile nei vari paesi del mondo. Meyer rigetta spiegazioni basate puramente su pressioni competitive e mostrano invece che molte caratteristiche dello stato contemporaneo derivano da modelli culturali generati e diffusi da processi di portata globale tra cui spicca l’attività delle organizzazioni internazionali.

Per l’istituzionalismo costruttivista l’impatto delle istituzioni sugli stati avviene in larga misura attraverso processi di socializzazione. La socializzazione è un processo attraverso cui l’interazione sociale porta dei novizi ad interiorizzare le norme e i modi di vedere di una società sino al punto di darle per scontate.
Johnston ha identificato due diversi meccanismi di socializzazione:
l’influenza sociale: la conformità con norme risulta da benefici e sanzioni di tipo sociale e non materiale. Tra i benefici spiccano un senso di benessere psicologico, un senso di appartenenza a un gruppo sociale e il godimento di un rispetto degli altri membri del gruppo. Le sanzioni possono consistere nella disapprovazione dei propri pari, un sentimento di vergogna e l’esclusione dal gruppo. L’ipotesi costruttivista è che questi fattori esercitino un’influenza importante sugli stati in quanto membri di istituzioni e organizzazioni internazionali.
La persuasione: cioè un insieme di atti comunicativi che generano una convergenza di preferenze e opinioni in assenza di sanzioni materiali o psicologiche.

La teoria dell’azione comunicativa del filosofo Habermas si è dimostrata influente. Mira a identificare i presupposti di un dialogo autentico e razionale nonché le condizioni istituzionali in cui questi presupposti possono essere realizzati. Per valutare la qualità dei discorsi nel mondo reale, Habermas li confronta in una situazione discorsiva ideale in cui i partecipanti rappresentano i fatti del mondo in modo veritiero, presentano se stessi con sincerità, sono disponibili a essere convinti e differenze di potere e risorse non influiscono sul consenso che può essere raggiunto. Conta solo la forza dell’argomento migliore.

Gli istituzionalisti costruttivisti si aspettano che l’influenza sociale e la persuasione avvengano con più facilità all’interno di istituzioni internazionali che in interazioni non istituzionalizzate. Le organizzazioni internazionali forniscono un ambiente particolarmente favorevole alla diffusione e alla penetrazione di nuove norme e nuovi modi di interpretare la realtà.

Tratto da RELAZIONI INTERNAZIONALI di Filippo Amelotti
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