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Il nuovo sindacato del 1948: LCGIL


Il disegno di Pastore convergeva in larga misura con quello del Dipartimento di Stato americano: dar vita ad un sindacato non clericale di larga convergenza di tutto il sindacalismo anticomunista.
Pastore si recò da Dunn garantendo la sua apertura verso repubblicani e socialdemocratici e il rigetto del modello confessionale del sindacato.

Il passaggio al nuovo sindacato degli iscritti alle ACLI, avviò la trasformazione delle stesse in movimento sociale dei lavoratori, facendo perdere ad esse le caratteristiche sindacali che avevano avuto dal '47.
Occorre sottolineare che sottrarsi all'etichetta di sindacato confessionale non era sufficiente ad allontanare i rischi di condizionamento politico da parte della DC. Al contrario, Pastore puntava alla creazione di un sindacato autonomo e la presenza di altre componenti poteva essere funzionale a questo disegno.

Il nuovo sindacato (con una forte caratterizzazione occidentale) nacque il 16 ottobre 1948 con la denominazione provvisoria di LCGIL (dove L stava per Libera).
Pastore chiese a Dunn 900 milioni di lire per sostenere lo sviluppo organizzativo del nuovo sindacato.
Va ricordato che in quel momento non mancavano ambienti industriali pronti a sostenere finanziariamente il nuovo sindacato facendone di fatto un sindacato "giallo", ossia condizionato dalla volontà padronale. Per questo motivo era preferibile ottenere gli aiuti dell'AFL per sfuggire a possibili ricatti padronali che avrebbero segnato sin dalla nascita il sindacato.
A questo punto diveniva sempre più concreta l'azione dell'ambasciata americana e dello stesso Pastore per promuovere la scissione dalla CGIL di repubblicani e saragattiani.

Fra il marzo e l'aprile del 1949, si svolse un lungo viaggio negli USA di Pastore, Rocchi (repubblicano) e Canini (saragattiano), ospiti dell'AFL e delle autorità che amministravano gli aiuti ERP.
Le scissioni di socialdemocratici e repubblicani non erano ancora avvenute, ma di fatto con quel viaggio Canini e Rocchi avevano posto le rispettive correnti fuori dalla CGIL.
Si giunse così al 4 giugno 1949 giorno in cui fu proclamata la nascita della FIL (Federazione italiana del lavoro) guidata da E. Parri (PRI) e G. Canini (PSU, saragattiano): la rottura si era consumata secondo la regia del Dipartimento di Stato americano. Il 6 agosto 1949 fu sottoscritto un patto di unità d'azione fra FIL e LCGIL che prevedeva un progetto di unificazione.


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