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Le caratteristiche del commercialismo

Le caratteristiche del commercialismo


Commercialism and newspaper quality
Il commercialismo ha diminuito l’importanza del servizio pubblico dei giornali: infatti, il mercato dei media (e quindi il sistema economico) determina i comportamenti delle imprese giornalistiche ed i contenuti mediali che propongono.
La pressione economica è la prima causa del cambiamento comportamentale delle imprese giornalistiche americane. E’ chiaro che molte scelte manageriali nocciono alla qualità giornalistica: infatti, essendo primariamente dirette ad interessi di mercato, diminuiscono il valore sociale dei contenuti giornalistici.
Questo comportamento, relativo al raggiungimento dei propri interessi, mira a sfruttare il potenziale del mercato della stampa e si pone in conflitto col tradizionale ruolo dei giornali al servizio dei lettori: in questa ottica, infatti, i lettori vengono sfruttati per ottenere ulteriori benefici commerciali.
I lettori perdono fiducia nel giornalismo  vedono la stampa come un qualsiasi business che si concentra sui propri interessi economici piuttosto che su quelli dei lettori.
Il perché di questo comportamento è dato dal fatto che gli editori sono convinti che i giornali debbano essere gestiti in modo particolare poiché operano in un mercato maturo dai bassi margini di crescita.
Molti editori hanno adottato strategie che hanno più a che vedere col commercio piuttosto che con la qualità editoriale.
Le imprese giornalistiche hanno cercato di aumentare la loro competitività sul mercato attraverso integrazioni verticali ed orizzontali: diversificazione mediatica, istituzione di siti internet...
Tuttavia, le risorse devolute al perseguimento di tali iniziative hanno rapidamente superato quelle rivolte al miglioramento della qualità editoriale. E’ dunque chiaro che tali iniziative sono primariamente indirizzate agli interessi affaristici delle imprese giornalistiche.
Le decisioni di promuovere gli aspetti commerciali, non sono tuttavia immorali o completamente nocive al giornalismo: le imprese giornalistiche, infatti, come ogni altra impresa, hanno dei propri interessi economici da dover raggiungere; queste hanno enfatizzato troppo il ruolo di promotori dell’interesse pubblico, sia all’interno che all’esterno del mercato giornalistico; molte persone, quindi, sono rimaste sconcertate da questo spostamento di attenzione sui propri interessi economici.
La pressione economica sulle imprese giornalistiche esiste poiché le queste operano in un mercato economico  le imprese giornalistiche, pertanto, ricercano la massimizzazione del profitto e del valore dell’impresa.
Le crescenti entrate economiche e l’alto grado di profittabilità dei giornali americani spinsero alcuni imprenditori a creare grandi gruppi giornalistici, il tutto col fine di poter godere di economie di scala: condivisione dei contenuti, prezzo preferenziale nell’acquisto delle risorse e riduzione dei costi amministrativi.

Tratto da RESPONSABILITÀ DEI MEDIA di Marco Cappuccini
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