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Taylor, autorship e firma digitale



Taylor individua in Herder il principale esponente dell’ideale di autenticità: egli dice che ciascuno ha il suo modo di essere uomo, e parla di un lettore attivo che penetra nell'animo dell'autore. L’opera diviene una lente per guardare nell'animo del lettore. Ciò grazie alla rielaborazione romantica. I letterati iniziano a convincersi che compito del critico sia far emergere il vero significato dell'opera, ma dimenticano che ciò è frutto delle circostanze di quel periodo storico. Naomi Baron parla dell'evoluzione della lingua sotto la pressione dei cambiamenti tecnologici. Tesi: l’inglese scritto è passato dalla stretta parentela col parlato nei primi secoli agli standard di punteggiatura e grammatica del 17° sec fino alla nuova convergenza con l’oralità stimolata dal pc. Dalla scrittura al parlato scompare lo status di autore-creatore e si entra nell’era del documento fluido, manipolabile: diventa difficile stabilire i confini delle singole autorship, e giuristi e legislatori si sbattono per trovare la definizione di un diritto d’autore che si applichi all’opera digitale. Altro pericolo: il rischio che si perda il senso della comunità di riferimento che stabilisce i criteri di originalità e veridicità, quindi scientificità di un testo. Timore che scomparendo le forze storiche che han contribuito a formare la civiltà della scrittura, il cambiamento venga guidato solo dalle forze del mercato.
Ora l’autore vuole ribadire come lo statuto teorico di ogni disciplina che studia il testo dipenda dai suoi oggetti (i testi dunque), e si chiede come questi oggetti formino l’identità delle persone che li valutano. Raffaele Simone parla di un cambiamento della nozione di testo. Nella scrittura digitale si dissolve il concetto di autografia e di più di autochiria (sottoscrizione) sul quale son basate varie conseguenze. La firma digitale va intesa più alla leggera. La legge sancisce equivalenza tra documento informatico e cartaceo, ma i problemi restano. L’UE ha introdotto nella legislazione delle banche dati la possibilità di misurare la autorship digitale in base alla quantità di lavoro intellettuale occorsa per la realizzarle. La dinamicità del documento elettronico e l’autorialità indefinita minano le basi del vecchio sistema di saperi e delle comunità poggiate su di esso. Sembra si stia definendo una nuova identità dell'uomo contemporaneo.

Tratto da SCRITTURA NELL'ERA DIGITALE di Dario Gemini
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