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Débrayage spaziale


- Spazio narrato e spazio narrante
C’è un effetto di spazio costituito dall’elemento figurativo del testo a livello di manifestazione discorsiva che va distinto dalla spazialità vera e propria presente nell’immanenza. Da una parte è lo spazio narrato (raccontato), dall’altra lo spazio narrante (principio organizzatore di ogni discorso). 
Dello spazio narrato è propria la localizzazione spazio-temporale che inquadra un evento e fa da sfondo alla narrazione (città, paesaggi, montagne, fiumi, strade, interni) crea l’illusione referenziale. Lo spazio narrante è l’investimento di valori narrativi profondi in cui i soggetti e le loro azioni formano un’articolazione topologica che trova rivestimento figurativo in superficie; la funzione figurativa e quella astratta si fondono insieme e si riflettono una nell’altra. Lo spazio occupa due livelli del percorso generativo del senso:
a. livello dell’universo figurativo: mondo percepito dai nostri sensi sotto forma di figure, è la rappresentazione dello spazio in quanto spazio narrato
b. livello più astratto e profondo che riguarda la spazialità come dispositivo strutturante il testo. Ovvero lo spazio narrante

Tratto da SEMIOTICA DELLA PUBBLICITÀ di Priscilla Cavalieri
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