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Introduzione


Internet con la sua rete è uno strumento ampiamente utilizzato in quasi la totalità del globo, solo in Europa è stimato che circa 250.000.000 di persone ne fanno uso; la civiltà contemporanea è mutata nel suo modo di comunicare, gli esseri umani fanno un utilizzo quotidiano della rete. In tale contesto, le Pubbliche Amministrazioni di seguito indicate con l’acronimo P.A. hanno dovuto adattare il modo di interagire con i cittadini, prima attraverso l’inizio di un processo di automazione (office-automation), e poi di digitalizzazione. Questa crescita culturale porta alla definizione di un nuovo termine, viene introdotto il concetto di e-Government inteso come l’insieme delle attività atte all’informatizzazione della comunicazione utente/P.A. (front-office) e delle attività interne la P.A. (back-office). Oggi si parla di Digital-Government che oltre a racchiudere i significati sopraindicati, include il concetto che l’utente diventa parte integrante e attiva del processo di informatizzazione.

L’Italia in quanto stato membro dell’U.E. deve recepire le iniziative europee in merito di ICT (Information and Communications Technologies). Nel 2005, per recepire la normativa europea è stato approvato il Decreto Legislativo n. 82/2005 Codice dell’Amministrazione Digitale di seguito indicato con l’acronimo C.A.D.  Il 23 luglio 2014 è stato approvato il Regolamento U.E. n. 910 del Parlamento Europeo e del Consiglio in materia di identificazione elettronica e servizi fiduciari per le transazioni elettroniche nel mercato interno e che abroga la direttiva 1999/93/CE che ha dato ulteriori definizioni e indicazioni sulle ICT, di conseguenza anche il C.A.D. ha subito aggiornamenti fino al più recente D.Lgs. 179/2016; il C.A.D. si prefigura come una raccolta e riordino delle precedenti normative e nel contempo è stato indispensabile per caratterizzare un momento di crescita delle P.A. italiane in relazione all’Europa in quanto come previsto dall’art. 15 comma 3 La digitalizzazione dell’azione amministrativa è attuata dalle pubbliche amministrazioni con modalità idonee a garantire la partecipazione dell’Italia alla costruzione di reti transeuropee.

Questo elaborato si prefigura come tentativo di sintesi e di interpretazione limitato a pochi concetti, quanto meno argomentabili sulla base della letteratura a mia disposizione, del codice 82/2005 e successive modificazioni. Gli argomenti trattati seguono la logica della convenienza.

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