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La codificazione della Common Law


Il pensiero auspicante una codificazione generale della common law non fa presa in Inghilterra, tuttavia l’idea di codificazione non è estranea a questo ordinamento.
Innanzi tutto, alcune importanti leggi hanno innovato grandi parti del diritto sostanziale, pur se in modo settoriale.
Ma è in materia processuale che si può osservare l’esplicazione più compiuta dell’esperienza di codificazione inglese.
Ciò che continua a distinguere la tradizione di common law attiene all’atteggiamento rispetto al codice.
In particolare, i common lawyers con condividono l’idea che il codice rappresenti quella cesura con il passato, né condividono l’idea di completezza di esso e della sua centralità che hanno per lunghissimo tempo caratterizzato l’esperienza di civil law.
Per favorire la razionalizzazione della common law, e per certi aspetti anche la sua codificazione, è stata istituita nel 1965 la Law Commission, i cui compiti sono: tenere sotto controllo tutto il diritto di loro competenza, cosicché possa attuarsi uno sviluppo sistematico e una riforma, inclusa in particolare la codificazione di detto diritto, l’eliminazione di anomalie, la soppressione di disposizioni obsolete e superflue e in genere la semplificazione e modernizzazione del diritto.
Pur funzionando ormai da 40 anni, non pare tuttavia che la Law Commission sia riuscita a superare le resistenze politiche e culturali necessarie a promuovere la progressiva codificazione della common law.

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