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Fattori ideali e fattori reali


Scheler opera una distinzione tra “fattori ideali”, che costituiscono la sfera spirituale della cultura, e i “fattori reali”, che comprendono tutta una serie di elementi, strutture di potere, parentela, razza, fino a fattori demografici e geografici. Egli risponde al marxismo affermando l’esistenza di un ordine assoluto di essenze eterne, simile al mondo platonico delle idee. Tuttavia esse sono, in un certo senso, impotenti. I valori e gli ideali eterni della cultura si possono realizzare solo sotto determinate condizioni sociali. È così che entrano in gioco i fattori reali che hanno un ruolo rilevante nel selezionare e rendere possibile l’emergere e l’affermarsi di questa o quella forma di conoscenza. La ricerca dell’autore si concentra sulla sequenza di fattori reali e dei gruppi sociali che hanno selezionato le forme di conoscenza a essi più adeguate.
Mannheim si pone in una posizione molto critica rispetto a Scheler, a cui contesta il ruolo ridotto assegnato alla storia e alla società che si limiterebbero a determinare la presenza delle idee, senza però poter influire sul loro contenuto. Sostituisce all’apriorismo (non verificato) e all’assolutismo di Scheler, una sociologia della conoscenza che si propone in primo luogo di scoprire come le diverse forme della conoscenza siano condizionate dai fattori sociali, e in secondo luogo, di definire se esistono e quali sono le condizioni sociali che consentono lo sviluppo di una conoscenza valida. Egli si concentrò soprattutto nello studio delle ideologie politiche (conservatorismo e liberalismo) e delle credenze utopiche ma non riuscì a chiarire veramente attraverso quali meccanismi i diversi sistemi conoscitivi siano connessi alla struttura sociale.
Tuttavia le idee per l’autore non sono mai dei riflessi meccanici, ma devono essere comprese a partire dalle motivazioni degli attori che operano in contesti socialmente situati e inserite entro più generali strutture di senso. Il concetto di prospettiva e di prospettivismo di M. saranno importanti nello sviluppo della psicologia della Gestalt: viene messo in luce il carattere socialmente situato del modo di formulare i problemi che, a sua volta, è all’origine della forma e del contenuto della nostra percezione.

Tratto da SOCIOLOGIA DEI PROCESSI CULTURALI di Manuela Floris
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