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Le subculture politiche


Numerose ricerche, nell'ambito della sociologia politica e dell'economia hanno rilevato e descritto la presenza di diverse subculture politiche nella stessa società nazionale. Possiamo distinguere la subcultura bianca, tipica delle regioni del nord-est e la subcultura rossa, tipica delle regioni del centro Italia. Entrambe, negli anni '80, si caratterizzavano per forti sentimenti di solidarietà, per un'economia di piccola impresa e per la dominanza di uno schieramento politico. Si opponevano però per il colore e l'orientamento ideologico di tale schieramento: il Triveneto a dominanza democristiana, il centro a dominanza socialcomunista.
Altre ricerche (Sciolla e Negri, 1996) hanno considerato il concetto di cultura civica come un concetto complesso e multidimensionale, che si può scomporre in almeno tre dimensioni:
1. Dimensione morale, che si riferisce ai valori espressi sotto forma i giudizi su ciò che è giustificabile o meno, rispetto a un insieme di atti nei confronti dei beni pubblici e dei diritti della persona;
2. Dimensione di fiducia, riferita alla cooperazione e alle aspettative e a un'agire conforme alle attese;
3. Dimensione di identificazione, che si riferisce al senso di appartenenza a una comunità territoriale.
La dimensione morale ha un carattere complesso, costituito da tre configurazioni di valori, rilevate attraverso la tecnica dell'analisi fattoriale.
Il primo fattore è stato interpretato come responsabilizzazione, che raggruppa giudizi su atti che comportano l'assunzione di un rischio per se è per gli altri e la considerazione delle conseguenze prevedibili; il secondo fattore, chiamato diritti, rappresenta una dimensione di difesa di alcuni diritti fondamentali della persona nella sfera privata familiare; il terzo fattore, chiamato civismo, raggruppa atteggiamenti di condanna di comportamenti nocivi o contrari alla legge.
Ciò che emerge è dunque che la cultura civica, non è omogenea, ma si articola in diverse concezioni della cittadinanza, una più libertaria, anticonformista, più incline alla partecipazione politica, che si esprime nei diritti della persona, e una più basata sui valori procedurali del rispetto delle leggi ed è la responsabilità, che si esprime nella responsabilizzazione e nel civismo, meno incline a forme di impegno attivo.
Si conferma inoltre l'esistenza di una relazione forte tra civismo e fiducia, intesa come fiducia nei connazionali, nelle istituzioni e nella chiesa, che influenza a sua volta positivamente anche la partecipazione politica.

Tratto da SOCIOLOGIA DEI PROCESSI CULTURALI di Manuela Floris
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