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LA RAPPRESENTANZA DEI CONSUMATORI ALTERNATIVI


E’ assicurata da due categorie di interlocutori:
- le organizzazioni consumeristiche;
- i network di consumo.
Attori significativamente differenziati, tanto sotto il profilo dell’identità, quanto della progettualità.
Se la dimensione simbolica è la più rilevante, chi è in grado di rappresentare questi consumatori alternativi?
Si contrappongono due categorie di interlocutori:
- le organizzazioni consumeristiche;
- i network di consumo.
Entrambi questi interlocutori nascono come impegno, richiesta di rappresentanza dal basso: nascono cioè entrambi come movimenti sociali.
Diversa è però la forma con cui si struttura il movimento fino a diventare leva di pressione: questi due interlocutori si configurano come attori significativamente differenziati tanto sotto il profilo dell’identità, quanto sotto il profilo della progettualità, dei programmi che portano avanti.
Le organizzazioni consumeristiche nascono nella modernità come esito di quel modello di regolazione dei consumi che vede la contrapposizione Stato-Mercato; i network di consumo sono invece parte integrante del modello di regolazione dei consumi cosiddetto post-moderno, che nasce dalla dialettica a tre fra Stato, Mercato e Società civile.

Tratto da SOCIOLOGIA DEI PROCESSI ECONOMICI di Andrea Balla
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