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STRUMENTI e STRATEGIE

Strumenti e strategie


- exit;
- voice;
- loyalty.

Questi nuovi interpreti della questione ambientale hanno a disposizione tre strumenti di intervento, tre strategie, che sono state codificate per la prima volta nel 1970 da Hirshman, che riconobbe appunto che i consumatori hanno a disposizione tre strategie per comunicare con i nuovi interpreti della questione ambientale:
-strategie di exit (ovvero quelle strategie in cui il consumatore abbandona il mercato o i soggetti, gli attori che non si sono rivelati degni della sua fiducia; come consumatore cioè abbandono l’impresa che non dà risposte adeguate alla mia domanda di sostenibilità, o come cittadino non do più il mio consenso alle istituzioni che non sono intervenute su un certo problema, oppure non do più fiducia alle associazioni dei consumatori che si sono rivelate inadeguate nell’offrire risposta ad una mia esigenza);
-strategie di voice sono strategie di protesta, in cui il consumatore manifesta il proprio dissenso nei confronti di un comportamento attraverso degli atti concreti di lotta (esempio del boicottaggio, tramite cui si esprime il dissenso verso un’impresa o un’istituzione non appoggiando quella che è la sua politica. A volte può anche essere una protesta simbolica, come quando si è parlato dell’interferenza culturale, tramite la modifica delle campagne promozionali);
-strategie di loyalty nelle quali i consumatori esprimono fiducia, appoggio ad una causa o al comportamento di un certo attore sostenendo la sua presenza (si esprime come fiducia, fedeltà, tramite azioni del cosiddetto buycottaggio, o boicottaggio positivo; è l’appoggio ad una campagna o ad un comportamento politico congruente con una politica di sostenibilità).
Queste strategie possono essere adottate nei confronti dei diversi attori.
Si valutano in questa tabella quelle che possono essere le strategie di confronto tra consumatori e altri attori: ci sono le tre strategie che i consumatori possono adottare, e sulle colonne ci sono i nuovi interpreti dei consumi sostenibili.
Non si possono adottare delle strategie di exit almeno in linea di massima rispetto alle autorità, in quanto non posso rifiutarmi a priori di essere cittadino di un determinato Paese, così come non posso spesso esimermi in qualità di utente dall’usufruire di servizi pubblici (se ad esempio voglio protestare contro l’Anagrafe di Torino, potrò utilizzare delle strategie di loyalty o di voice, ma non sicuramente di exit, in quanto il servizio anagrafico è reso solo dalla città di Torino: ciò capita spesso in tutti i casi di servizi pubblici, come telefonia, gas e luce prima della privatizzazione, non era possibile scegliere concorrenze perché non c’erano).
L’altro caso è quello dell’utilizzo di queste tre strategie nei confronti degli altri consumatori, cioè come strumento per indurre a comportamenti responsabili gli altri consumatori: anche in questo caso posso utilizzare solo la strategia della loyalty, della fiducia, perché non è possibile boicottare il vicino o usare strumenti di lotta verso il vicino che non ha comportamenti sostenibili.
Sono strumenti che hanno un campo di applicabilità molto bassa, molto ristretta.

Tratto da SOCIOLOGIA DEI PROCESSI ECONOMICI di Andrea Balla
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