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La struttura dei nuclei familiari

Il modello della famiglia contemporanea connotato dall'individualismo e ispirato dai principi dell'autonomia e della parità si caratterizza per il fatto che i nuclei familiari si strutturano in modo diversificato. La parità appare perfetta se non per due aspetti: l'uno di natura pratica e l'altro di natura simbolica. Il primo concerne l'esercizio della potestà genitoriale: il codice civile riformato del 1975 prevede che quando si tratti di assumere decisioni urgenti, nel contrasto tra coniugi spetta al padre. Il secondo aspetto concerne il cognome della famiglia, il codice prevede che i figli nati dal matrimonio assumono il cognome del padre. Sotto il profilo della parità sostanziale ci sono alcune questioni da considerare: la gestione domestica, la cura dei figli, minori possibilità di lavoro per la donna. Il legislatore della riforma aveva in mente il modello fusionale, assegnando al coniuge superstite il diritto di abitazione nella casa coniugale.
CONVIVENZA: la scelta di convivere senza un matrimonio spesso non esprime un rifiuto di questo istituto giuridico quando l'intento dei perseguire finalità di cautela e di assunzione limitata di responsabilità. La convivenza costituirebbe una transazione verso il matrimonio. La regolazione giuridica non prevede attualmente a favore del partner più debole in una convivenza non matrimoniale nessuna di quelle tutele che può assicurare il matrimonio. La regolazione giuridica lascia ai conviventi la piena libertà di regolare autonomamente  i loro rapporti. I conviventi non si sposano non per sfuggire alle conseguenze del matrimonio ma perché non mettono in conto di farlo. Del resto sembra percepita come una situazione equivalente al matrimonio. La convivenza more uxorio realizzerebbe l'idea della coppia fusionale, idea che ispira la regolazione giuridica su un piede di parità non solo formale, ma anche sostanziale. I conviventi auspicherebbero l'instaurarsi di un rapporto di tipo matrimoniale, senza il marchio della definitività, da contrattare e da costruire giorno per giorno; per questa ragione la simmetria non rappresenta una caratteristica ma il presupposto della convivenza. Il matrimonio appare come un rimedio alla situazione di disparità. È stato osservato da tanti studiosi che il matrimonio è un tipo di convivenza.

Tratto da SOCIOLOGIA DEL DIRITTO di Alexandra Bozzanca
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