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La teoria sociologica di Comte

Discepolo e diretto collaboratore di Saint-Simon, si staccò ben presto dal maestro perchè, a suo parere, l'avvento della nuova società industriale non poteva aver luogo per mezzo di una semplice azione politica, ma doveva essere preparata e preceduta da una profonda rivoluzione intellettuale e morale. (ogni regime sociale è fondato su un sistema filosofico, l'unica rivoluzione che ci compete è quella filosofica ).
In "Cours de philosophie positive" afferma che ognuna delle nostre conoscenze principali e ogni settore delle conoscenze stesse passa successivamente attraverso 3 stati teorici differenti:
-Teologico, o fittizio: la realtà è spiegata su fatti inventati;
-Metafisico, o astratto: la realtà è spiegata facendo ricorso a principi astratti, soggettivi; è uno stato ibrido che fa da transizione tra il 1° e il 3°;
-Scientifico, o positivo: tutto è spiegato attenendosi alla rivelazione empirica della realtà e alle leggi scientifiche che da tale rivelazione si possono trarre.
Il passaggio allo stato scientifico, o positivo, si compie prima per le scienze che studiano fenomeni più generali, semplici, astratti e lontani dall'umanità e poi per le scienze che studiano fenomeni più particolari, complicati, concreti e direttamente forniti di interesse per l'uomo. Egli spiega come soltanto i fatti sociali debbano ancora diventare oggetto di una scienza positiva autonoma, alla quale egli diede in un primo tempo il nome di "fisica sociale" e poi quello di sociologia.
Nella parte dedicata alla statica sociale, esamina gli stessi problemi esaminati dai teorici del diritto senza però prendere in considerazione le norme giuridiche e limitandosi ad osservare i fatti, le istituzioni sociali (assicurare l'ordine, promuovere il consenso, realizzare l'armonia tra l'insieme e le parti attraverso la divisione dei compiti e la ripartizione delle funzioni, la famiglia, la società generale, il governo, la solidarietà sociale).
Nella parte dedicata alla dinamica sociale, Comte considera poi il diritto in modo più specifico. Anche la società globale e le società particolari si sviluppano attraverso 3 successivi tipi di organizzazioni che si manifestano in 3 epoche successive:
-Teologica e militare;
-Metafisica e giuridica: si avvicina a quella teologica in quanto spiega i fenomeni per cause anziché per leggi costanti e invariabili; ma se ne allontana là dove fa coincidere queste cause con entità astratte e verbali e non con esseri trascendenti e sovrumani. Nell'età metafisica gli uomini di legge hanno preso il posto dei teologi e da classe subordinata e secondaria sono diventati insieme ai metafisici classe dirigente, proponendosi di trasformare la situazione precedente e di creare per mezzo della legislazione un ordine sociale nuovo; ma malgrado tutto, non si può dire che siano riusciti nel proprio intento.
-Positiva e industriale: la classe dirigente non dovrà essere più quella degli uomini di legge e dei metafisici, bensì quella degli scienziati e dei tecnici abituati ad usare nei loro lavori e nelle loro ricerche i metodi dell'osservazione e della sperimentazione.
Con il passaggio dall'età metafisica a quella positiva nessuno ha altro diritto all'infuori di fare il proprio dovere. Gli uomini non devono essere concepiti come esseri separati, ma come diversi organi di un solo grande essere.
La questione sociale potrà trovare soluzione nell'influenza che potrà essere esercitata da una specifica dottrina morale che imponga dei doveri, non soltanto agli operai ma anche ai capi.

Tratto da SOCIOLOGIA DEL DIRITTO di Alexandra Bozzanca
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